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I SAPERI DEL MARE
La costruzione e manutenzione dei pescherecci in legno era affidata ai saperi artigianali tradizionali. A Bonagia, la memoria dei saperi e delle competenze del mastru d’ascia, è custodita dalla famiglia Stabile, che opera nel borgo. La storia del cantiere Stabile inizia nei primi del Novecento con Matteo Stabile, conosciuto come mastru Bettu, che ha tramandato ai figli i suoi antichi saperi del mare, oggi reinterpretati per le più recenti esigenze del settore navale.

I saperi connessi alla pesca del tonno sono ancora oggi una componente essenziale dell’identità del borgo. Riferimenti storici alla pesca del tonno sono rintracciabili negli scritti di Polibio, Strabone, Plinio e Oppiano. Quest’ultimo riferisce con ricchi dettagli le tecniche di sistemazione delle reti per la pesca del tonno nel II secolo d.C.
Nonostante l’attività di pesca non abbia più luogo nella tonnara, le competenze, le tecniche e i saperi rimangono vitali nella memoria degli abitanti. A testimonianza dell’uso recente della struttura per la lavorazione del tonno e di un’attività di pesca in uso sino al 2003, all’esterno della tonnara è possibile ancora oggi osservare la presenza di muciare: le imbarcazioni utilizzate dal rais durante la mattanza dei tonni.
Le muciare avevano diverse funzioni: alla muciara i suari si faceva ricorso per disporre i galleggianti di sughero, mentre la muciara rraisi era la piccola imbarcazione dalla quale il rraisi (il coordinatore delle operazioni di pesca) controllava le operazioni intervenendo ove necessario. Alcuni esemplari di queste imbarcazioni tradizionali si trovano esposte oggi all’esterno della tonnara.

Tra gli utensili impiegati nell’ambito di questa attività marinara è possibile annoverare: reti, di cura e di costa; barche con varie funzioni e dimensioni: Vasceddi, che assumono diverse denominazioni in relazione alla posizione nel quadrato della mattanza (vasceddu di punenti o capu rraisi il primo, vasceddu di livanti o vasceddu di tràsiri il secondo); Varcazzi, utilizzate per il trasporto di cavi e galleggianti; Parascarmi, per il trasporto delle ancore, la tensione delle reti e il sollevamento del corpu; Bastardi, che prendono diverse denominazioni in base alla funzione: oltre alle già citate Muciara i suari, per sistemare i galleggianti di sughero, e Muciara i rraisi, per il controllo delle operazioni da parte del rraisi, si annoverano anche la Varca i guatari, per controllare tramite un vetro posto sul fondo il passaggio dei tonni tra le camere, la Vinturera, per gli interventi di manutenzione e i Varchi i guardia, per il controllo dell’impianto.
Periodicamente nel borgo vengono organizzate manifestazioni con percorsi enogastronomici in cui le pietanze preparate a base di tonno diventano la maggiore attrattiva, rielaborando ricette storiche e divulgando la grande tradizione culinaria dei pescatori locali.