CASTELLAMMARE DEL GOLFO Borghi Marinari

Castellammare del Golfo (TP)

Description

IL BORGO MARINARO

Foto di Yulka-Lucia via Wikimedia Commons

Situata nella parte settentrionale della provincia di Trapani, Castellammare del Golfo sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici, sull’omonimo golfo che si estende da Capo San Vito a Capo Rama. Proprio sul Monte Inici sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici che testimoniano i primi insediamenti preistorici del territorio. Castellammare del Golfo occupa il sito dell’antico porto di Segesta, una delle città greche più influenti del V secolo a.C. e città con la quale condivise la storia fino alla sua caduta. Nasce, infatti, come emporio delle elime Segesta ed Erice, divenendo in età altomedievale, sotto la dominazione araba, una roccaforte resa inespugnabile dalla costruzione di un fortilizio su un promontorio proteso sul mare. Proprio gli Arabi, secondo lo storico Michele Amari, la chiamarono Al Madarig, ovvero “Gli Scalini”, nome che sembra derivare dalla scalinata che dalla parte alta del bastione fortificato conduceva al porto. E sono sempre gli arabi a connotare il centro come polo di grande importanza commerciale alla confluenza dei flussi di traffico verso l’interno, insediandovi la tonnara e il caricatore. Nel periodo aragonese (1281-1410) la città si arricchisce soprattutto con l’esportazione del grano. Lo sviluppo maggiore si ebbe nel 1560 quando a ridosso del Castello fu fondato un borgo circondato da mura e da un fossato e organizzato lungo l’asse longitudinale. L’espansione lungo la costa nord-sud iniziò tra la fine del Cinquecento e l’inizio del Seicento e si strutturò inizialmente a croce di strade. Tra la fine del Settecento e gli inizi dell’Ottocento si ebbe un forte incremento demografico e la morfologia della città sarà distinta in tre parti: il nucleo del castello, la città murata e la città fuori le mura.

Foto di Xorge via Wikimedia Commons

Dall’Ottocento il paese continua ad ampliarsi, avendo come fulcro del proprio sviluppo economico il porto il quale fu anche dotato di strutture fisse di attacco.

Tra le risorse architettoniche e paesaggistiche del borgo legate al mare si segnalano:

La Tonnara di Castellammare (si veda specifica sezione).

Il Castello a mare. A pianta trapezoidale, sorge nei pressi del porto probabilmente in età islamica. La sua architettura è frutto di numerose stratificazioni. Subì, infatti, rifacimenti nell’età normanna e sveva, fu poi distrutto e riedificato dagli aragonesi nel secolo XIV. Oggi il castello ospita il Polo Museale “La memoria del Mediterraneo”.

Il Porto. Del porto di Castellammare si ha notizia fin dal V secolo a.C. quando rappresentava l’Emporium, lo scalo commerciale, della fiorente città elima di Segesta che col tempo divenne una delle più importanti stazioni fortificate del bacino settentrionale della Sicilia.

Le Fosse degli antichi granai. Si tratta di cavità della profondità di 11 metri e del diametro di 9 metri che venivano utilizzate per la conservazione del grano, sigillate in modo tale che con l’anidride carbonica non potessero sopravvivere all’interno tarli o topi. Queste strutture furono costruite tra il 1300 e il 1500 ed utilizzate fino al 1800 come depositi utili per il vicino porto. Ci sono pervenute nella loro struttura originaria intatta, in ottimo stato.

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