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IL BORGO MARINARO

Le origini di Marzamemi sono strettamente connesse alla realizzazione dell’approdo e della tonnara nel XVII secolo. La storia del borgo è legata a quella di importanti famiglie e figure locali. Su iniziativa del Barone Calascibetta, furono edificate, a partire dalla metà del 1600, la chiesa, il palazzo e le case di pescatori. La famiglia Starrabba fece costruire un palmento e magazzini e depositi utilizzati per contenere merci, come il vino o il sale, da spedire via mare in diversi porti italiani. Sul finire dell’Ottocento il Principe di Villadorata acquisì la gestione della tonnara subentrando ai Calascibetta. Nello stesso periodo fu realizzato l’asse ferroviario Marzamemi – Pachino e il Porto della Fossa nel 1855 che potenziò ulteriormente le esportazioni, anche dei prodotti agrari. Nel 1912 venne costruito lo stabilimento per la lavorazione del tonno e vi fu un prospero periodo della tonnara con grandi volumi di pescato. A cavallo fra le due guerre la pesca subì dei contraccolpi e gli stabilimenti vennero gestiti anche per conto di aziende genovesi. La tonnara chiuse definitivamente nel 1969. Nel 1993 Marzamemi è stata scelta come location per le scene del film “Sud” di Gabriele Salvatores e per altre numerose pellicole.
La struttura urbana storica gravita intorno a due nuclei principali: la tonnara con il vicino stabilimento e la Piazza Regina Margherita. Il tessuto insediativo è stato costruito intorno a questi due poli principali, con le prime case di pescatori e la chiesa che si affacciano sulla piazza. Si propaga così un reticolo viario su schema quasi ortogonale, ristretto dal mare praticamente su tre lati e con le saline a limitarne l’espansione sulla terraferma. Il nucleo storico ha quindi una forma rettangolare, con buona parte del costruito occupato dagli ex stabilimenti e dai magazzini. Negli ultimi decenni, anche grazie a una crescente attenzione all’ambito della Sicilia orientale e della Val di Noto, il centro è stato coinvolto in un positivo trend turistico diventando così una delle più note mete della provincia di Siracusa. Il tutto ha favorito il recupero e la riqualificazione di diversi immobili riconvertiti ad uso ricettivo, ristorazione e commercializzazione. Rimangono però ancora non utilizzati ampi ambienti della tonnara, anch’essi oggi parzialmente riconvertiti.
La storia del borgo lega direttamente la comunità al mare come principale risorsa economica e sua principale fonte di sostentamento. La tonnara e l’approdo hanno svolto una funzione “generatrice” dell’insediamento urbano consentendo inoltre l’avvio di processi produttivi e quindi l’innesto di nuove attività economiche. Il tonno ha rappresentato nei secoli la principale specie ittica oggetto di pesca soprattutto per la prolifica e diversificata filiera che riesce a innescare per la sua trasformazione. Il complesso della tonnara si è infatti ampliato nei decenni attraverso l’installazione di impianti per la salagione e ambienti per la commercializzazione. Con la chiusura dello stabilimento, una parte degli elementi immateriali ad esso connessi sono oggi nella memoria e nei racconti locali. Il legame storico della popolazione con il mare si esprime, però, ancora vivamente nelle festività, nelle ricette, nelle tradizioni culinarie e nelle tecniche connesse alla pesca. Queste in particolare sono riferite a tecniche relative all’utilizzo delle imbarcazioni e per la lavorazione del tonno, grazie soprattutto ad aziende locali ancora attive. Il crescente trend turistico ha riavvicinato la comunità al mare, offrendo nuove opportunità anche ai pescatori e aprendosi ai servizi per la scoperta del territorio e delle produzioni tipiche.
Oggi il borgo di Marzamemi è una delle più note e frequentate mete turistiche della Provincia di Siracusa. Le immagini della sua piazza gremita con numerosi locali e ristoranti, sono diventate negli ultimi decenni rappresentazioni iconiche della Sicilia. Il comprensorio vanta poi altri importanti attrattori balneari e storico culturali, come la Riserva Naturale di Vendicari, Noto, Siracusa e Pantalica (Siti UNESCO). Marzamemi si posiziona come sito baricentrico del sistema principalmente nel periodo estivo, godendo dell’offerta ricettiva del territorio con alberghi, numerosi B&B e affittacamere e diversificando i servizi grazie alle storiche connessioni con il mare.
Il borgo, nato su un piccolo porticciolo, oggi ha ampliato il suo spazio sul litorale con un molo dedicato a San Francesco di Paola e un ulteriore porto di maggiori dimensioni nella zona a sud. Con prevalente utilizzo per diporto, il sito è molto frequentato in estate, anche da yacht; inoltre sono stati attivati diversi servizi turistici connessi al mare come il noleggio di imbarcazioni, l’avvio di tour in barca per la scoperta della costa e servizi di diving. L’offerta balneare si integra poi con il gran numero di locali per l’intrattenimento e la ristorazione diurna e serale. Le attività commerciali contribuiscono a diversificare l’offerta grazie a una stretta connessione con l’identità produttiva del borgo, con la vendita al dettaglio di derivati della trasformazione del tonno o del pescato.
Tra le risorse architettoniche e paesaggistiche del borgo legate al mare si segnalano:
Tonnara di Marzamemi (si veda specifica sezione).
Piazza Regina Margherita. Rappresenta un pregevole sistema paesaggistico e identitario soprattutto per le casette di pescatori di origine seicentesca che la delimitano. Si affacciano su questo ampio spazio anche le due chiese e il Palazzo di Villadorata.
Chiesa di San Francesco di Paola (Chiesa vecchia). Dedicata al Santo patrono del borgo. Rappresenta la chiesa della tonnara e storico luogo di culto dei pescatori. Dopo anni in disuso e i danneggiamenti a seguito del secondo conflitto mondiale, non è più utilizzata.