MARZAMEMI Espressioni Tradizionali e Spazi culturali

Marzamemi (SR)

Description

LE ESPRESSIONI TRADIZIONALI E GLI SPAZI CULTURALI

Foto di Effems via Wikimedia commons

I canti che scandivano le operazioni della mattanza hanno perso la loro occasione d’uso passando per un utilizzo più raro, negli ultimi anni di attività della tonnara, circoscritto al momento del sollevamento del coppu nella fase cruciale della pesca. I canti di Marzamemi sono attestati dalla documentazione scientifica di riferimento e custoditi dalla memoria collettiva. Le cialome derivano dal greco kéleusma, che significa grido, battuta dell’aguzzino per i rematori. La struttura di questi canti prevede che alla proposta del solista (cialumaturi), che enuncia la parte narrativa del canto, faccia seguito la replica all’unisono dei tonnaroti, mentre compiono lo sforzo di sollevare la pesante rete della camera della morte.

Sui canti di pescatori e marinai, Giuseppe Pitrè scrive nel primo volume di “Usi, costumi, credenze e pregiudizi del popolo siciliano” (1889a): «Celesma o celeuma è un canto o grida di marinaj insieme, per animarsi a vicenda al remigio, o a varare le barche. Da celesma (κέλευσμα), celeuma, cialoma viene cialumari, il farsi con la voce da uno degli uomini che alano un segno convenuto e ripetuto ad intervalli, affinché gli altri alino insieme» (p.464).

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