SCIACCA Borghi Marinari

Sciacca (AG)

Description

IL BORGO MARINARO

Foto di Nicolò Poio

ll territorio di Sciacca è abitato sin dalla Preistoria, con testimonianze ritrovate a Monte Cronio. Il primo insediamento accertato nel territorio di Sciacca è quello di Terme Selinuntine, fondato, nel VII secolo a.C., dai greci di Selinunte che furono sconfitti ad opera dei Cartaginesi. Durante il periodo romano il centro cambiò nome in Aquae Labodes. A seguito delle invasioni barbariche, si svolsero nel comprensorio le vicende legate ai miracoli di San Calogero, divenuto poi Santo patrono. Nell’840 la città venne occupata dagli arabi che le attribuirono il nome attuale. In questo periodo la struttura urbanistica vide importanti trasformazioni e la nascita di nuovi quartieri. Sciacca visse una fase di crescita economica, anche grazie all’impulso offerto dall’innesto di nuove colture agrarie come il cotone. Nel periodo normanno il centro assunse un peso di rilievo, mantenendo autonomia e importanza anche nei secoli successivi. Nel 1355 la città passò alla nobile famiglia dei Peralta che istituì la zecca locale ed edificò il Castello. I secoli a venire videro Sciacca al centro di tumulti, ribellioni e terremoti fino al Settecento, quando nuove infrastrutture di collegamento intensificarono i traffici e il commercio via mare. Il centro è oggi una delle più note mete turistiche della costa agrigentina.

Il nucleo urbano della città si origina con le prime infrastrutture di collegamento realizzate dai Romani, ma sono gli Arabi a dare reale impulso alla nascita dell’insediamento, soprattutto grazie all’innesto di nuove colture e tecniche agrarie. Sciacca diventa punto connettivo tra il Belice, l’Agrigentino, la costa e l’entroterra. La città nasce così nell’attuale quartiere arabo del “Rabato”, quello che oggi è il centro storico della città. Il tessuto urbano si dirama in un reticolato stretto su direttrici prevalentemente curve e ricco di vicoli e cortili. I secoli seguenti e le nuove dominazioni apportarono nuove aggiunte al tessuto procedendo con la realizzazione di quartieri in prossimità di attrattori principali, come le Chiese, il Castello, il Monastero o il Caricatore per il trasporto dei cereali. Nel XV secolo gli aragonesi realizzano un nuovo caricatore in prossimità dell’area portuale, generando un rinnovato interesse commerciale e attirando nella zona mercanti da diverse aree italiane e spagnole. L’economia locale acquisì nuovo impulso nel XVIII e XIX secolo grazie allo sviluppo della marineria, della pesca (come quella del corallo) e allo sfruttamento turistico degli stabilimenti termali. Nei pressi del mare e del caricatore vennero poi realizzati mulini, ancora oggi presenti, ma in disuso. La città rimase circoscritta nelle mura medievali praticamente fino al Novecento, con piccole propaggini verso l’interno o nella fascia costiera-termale del porto, diventata negli ultimi secoli principale quartiere di pescatori e commercianti.

La struttura urbana appare densa e pluristratificata con una chiara matrice araba evidente nel fitto reticolo del centro urbano principale. L’identità di borgo marinaro emerge nel tessuto costruito nella zona “cuscinetto” tra le antiche mura e il porto. Arterie irregolari che seguono l’orografia del territorio e che ospitano tipologie edilizie principalmente a schiera ed in linea che raramente superano le 3-4 elevazioni. Alle antiche abitazioni dei pescatori, si alternano depositi, magazzini e laboratori in un contesto urbano che nei secoli si è integrato alla matrice araba e agricola originaria.

Sciacca grazie alla sua ottimale posizione e al contesto territoriale, vive storicamente una duplice vocazione produttiva. Il florido entroterra e in particolare le colture introdotte dagli arabi hanno avviato un prolifico sistema agricolo; a questo si aggiunge il mare, che ha costituito nei secoli un tessuto connettivo per le esportazioni e anche una grande opportunità per esercitare la pesca. L’identità della comunità si è quindi generata a partire da queste commistioni e contaminazioni, evidenti nelle ricette tradizionali, nelle leggende e in alcune espressioni della cultura immateriale. L’operosità saccense fu ulteriormente valorizzata quando nel 1875 venne scoperto il corallo al largo delle coste; grazie al suo ritrovamento la città attirò imprenditori, professionisti ed esperti nella sua pesca e trasformazione. Un piccolo boom economico interessò Sciacca in quei decenni, con l’impianto di nuove attività commerciali e soprattutto di artigianato. Trattandosi di banchi di corallo sub-fossile e quindi non riproducibile, il corallo rappresenta oggi un prodotto raro e ricercato, ma sono ancora presenti laboratori per la sua lavorazione che creano gioielli ed oggetti di incredibile bellezza.

Foto di Tamara Smekhova

Sciacca è diventata a partire dal primo Novecento uno dei più importanti poli turistici della Provincia di Agrigento con una consolidata vocazione e offerta ricettiva. Grazie a territorio, storia, identità e paesaggio, negli ultimi decenni è riuscita ad attrarre numerosi flussi su diversi segmenti turistici. La città offre un’integrazione di differenti attrattori culturali, religiosi, balneari e, fino a qualche anno fa, termali. Recentemente interventi di valorizzazione del centro storico stanno sempre più attirando visitatori alla scoperta dei vicoli, dei locali e delle botteghe animando il nucleo più antico di giorno e di notte con una comunità vivace ed ospitale. Il quartiere più prossimo alla fascia costiera vede invece una maggiore propensione ai servizi turistici connessi direttamente al mare.

Il rapporto economico e produttivo tra la comunità e il mare è ancora oggi molto vivo e presente nelle attività cittadine tanto che il porto di Sciacca è uno dei maggiori del versante meridionale siciliano. È dotato di due moli con banchina e tre pontili principali; il tutto racchiude un ampio specchio di mare che ospita numerose imbarcazioni e pescherecci. Il nucleo storico dell’approdo è costituito dall’insenatura di Porto San Paolo, nei pressi della Rocca di Sant’Elmo. Importante porto “caricatore” per il frumento, vide una notevole espansione a fine Ottocento grazie all’avvio dell’industria legata al corallo. L’attuale grande specchio d’acqua è delimitato da moli costruiti in tempi recenti. L’ambito portuale racchiude anche un mercato del pesce, struttura in legno di recente costruzione, spazi per la cantieristica e numerosi servizi per i natanti.

Tra le risorse architettoniche e paesaggistiche del borgo legate al mare si segnalano:

Porto storico. La presenza dell’antico porto nei pressi della Rupe di San Paolo è attestata già al XII secolo. Nel XVII secolo viene indicato come uno dei principali approdi siciliani grazie alla presenza del caricatore, struttura per lo stoccaggio e il trasporto su navi del frumento. Grande impulso allo sviluppo marittimo si ebbe quando intorno al 1878 avvenne il ritrovamento di banchi di corallo nei pressi di Sciacca. Il rinnovato fermento economico attirò armatori da varie parti d’Italia e nel quartiere del porto si insediarono laboratori e magazzini. L’ampliamento del porto avvenne prima con la realizzazione del molo di Gaie Garaffe (zona ad ovest) nel 1923 e, in epoca più recente, del più ampio molo che ad est si diparte dalla Rupe di San Paolo.

Rocca di Sant’Elmo. Piccolo isolotto a forma di rupe nei pressi dell’antico porto. Vi è legata la leggenda della Contessa Giulietta che, in epoca normanna, si innamorò e fuggì con il cugino rifugiandosi nelle grotte della rocca. Grazie all’intercessione di un frate del vicino Monte Kronio, Giulietta ottenne il permesso per le nozze e ricevette in dono la città di Sciacca e il suo vasto territorio.

Molino Pastificio Saccense. Complesso edilizio di grandi dimensioni realizzato a partire dal 1856 probabilmente sul sito di un’antica tonnara. La struttura rispondeva alla necessità del territorio di trasformare i grani prodotti nelle coltivazioni sfruttando anche la presenza del caricatore per l’esportazione dei cereali. Il mulino nel Novecento venne poi chiuso ed oggi versa in stato di abbandono.

Tonnara del Tono (si veda specifica sezione).

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