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LE CELEBRAZIONI RITUALI

I Santi Cosma e Damiano sono celebrati annualmente nel borgo di Sferracavallo il 26 settembre (cfr. Buttitta, Palmisano 2009; Buttitta et al. 2008; Giallombardo 1998; 2009). I Santi taumaturghi sono protettori dei pescatori, che a loro si rivolgono per propiziare la pesca, chiedere protezione per il lavoro del mare e ringraziare per l’annata trascorsa. Le pratiche festive sono gestite dai pescatori per un antico privilegio, che deriva dal legame degli stessi Santi con il mare, dal quale essi uscirono illesi danzando. L’evento miracoloso è reiterato ritualmente con la corsa (a cursa) dei portatori, vestiti di bianco con i fianchi ed il collo cinti da un fazzoletto rosso. I movimenti coreutici al ritmo delle musiche da banda caratterizzano la processione del fercolo per le vie del borgo. La Bersagliera scandisce il momento culminante della processione, ovvero la fase finale, che vede i portatori impegnati fino allo sfinimento in una danza con i simulacri in spalla davanti l’ingresso della chiesa intitolata ai Santi.
Durante i festeggiamenti si svolgono anche il tradizionale gioco dell’antenna a mare e una regata storica di barche a remi. Le imbarcazioni coinvolte sono le “lancitedde” tipiche del borgo realizzate dai maestri d’ascia con un peculiare garbo locale. Questo strumento consente, senza un progetto iniziale, di costruire barche piccole, leggere e veloci adatte alla pesca e alla competizione.

La devozione nei confronti di Cosma e Damiano si esplica in numerose pratiche votive come la consacrazione dei bambini (i sancusimicchi) durante la processione in segno di riconoscimento o per impetrare protezione e grazie e la consumazione dei dolci antropomorfi in pasta melata che riproducono l’immagine dei Santi. Un antico uso riportato da Giuseppe Pitrè prevedeva la pittura delle figure di Cosma e Damiano sulle prue delle imbarcazioni con funzione apotropaica (Pitrè 1913).
La Navigata di terra dei Santi Cosma e Damiano è inserita nel Registro delle Eredità Immateriali della Regione Siciliana (ReiS) al Libro delle Celebrazioni, delle Feste e delle Pratiche Rituali (n. prog. 235).