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Le prime frequentazioni dell’area si collegano alla mitica città di Xiphonia, fondata dai Greci nel VII secolo a.C. Il mito è fortemente radicato nel territorio; i faraglioni sono infatti spesso identificati come i massi lanciati dal ciclope Polifemo alla nave di Ulisse nell’Odissea di Omero. Questo tratto di costa
Le prime frequentazioni dell’area si collegano alla mitica città di Xiphonia, fondata dai Greci nel VII secolo a.C. Il mito è fortemente radicato nel territorio; i faraglioni sono infatti spesso identificati come i massi lanciati dal ciclope Polifemo alla nave di Ulisse nell’Odissea di Omero. Questo tratto di costa
Le prime frequentazioni dell’area si collegano alla mitica città di Xiphonia, fondata dai Greci nel VII secolo a.C. Il mito è fortemente radicato nel territorio; i faraglioni sono infatti spesso identificati come i massi lanciati dal ciclope Polifemo alla nave di Ulisse nell’Odissea di Omero. Questo tratto di costa
Acireale si sviluppa nel territorio secondo uno schema costituito da un nucleo centrale, sede del centro principale, e da altri venti nuclei periferici, di cui cinque costieri (Capomulini, S. Maria la Scala, S. Tecla, Stazzo e Pozzillo). A partire dal 1169 durante il regno dei Normanni d’Altavilla, nacquero vari casali
Acireale si sviluppa nel territorio secondo uno schema costituito da un nucleo centrale, sede del centro principale, e da altri venti nuclei periferici, di cui cinque costieri (Capomulini, S. Maria la Scala, S. Tecla, Stazzo e Pozzillo). A partire dal 1169 durante il regno dei Normanni d’Altavilla, nacquero vari casali
Acireale si sviluppa nel territorio secondo uno schema costituito da un nucleo centrale, sede del centro principale, e da altri venti nuclei periferici, di cui cinque costieri (Capomulini, S. Maria la Scala, S. Tecla, Stazzo e Pozzillo). A partire dal 1169 durante il regno dei Normanni d’Altavilla, nacquero vari casali
Acireale si sviluppa nel territorio secondo uno schema costituito da un nucleo centrale, sede del centro principale, e da altri venti nuclei periferici, di cui cinque costieri (Capomulini, S. Maria la Scala, S. Tecla, Stazzo e Pozzillo). A partire dal 1169 durante il regno dei Normanni d’Altavilla, nacquero vari casali
Una delle “tre punte” della Sicilia, abitata e frequentata sin dall’antichità, presenta una lunga fascia costiera quasi interamente bagnata dal Mar Ionio. Esposta al versante che guarda oriente, intercettava attraverso tonnare “di ritorno” i tonni che rientravano verso l’Atlantico dopo la riproduzione.
La storia di Riposto è strettamente correlata a quella della Contea di Mascali e del vicino centro di Giarre. A partire dal 1124 le terre della Contea di Mascali vennero donate da Ruggero II al vescovo di Catania, l’abate Benedettino Ansgerio. Il territorio boschivo era molto esteso, superava le 1500 salme e
La storia di Riposto è strettamente correlata a quella della Contea di Mascali e del vicino centro di Giarre. A partire dal 1124 le terre della Contea di Mascali vennero donate da Ruggero II al vescovo di Catania, l’abate Benedettino Ansgerio. Il territorio boschivo era molto esteso, superava le 1500 salme e
La storia di Riposto è strettamente correlata a quella della Contea di Mascali e del vicino centro di Giarre. A partire dal 1124 le terre della Contea di Mascali vennero donate da Ruggero II al vescovo di Catania, l’abate Benedettino Ansgerio. Il territorio boschivo era molto esteso, superava le 1500 salme e
La storia di Riposto è strettamente correlata a quella della Contea di Mascali e del vicino centro di Giarre. A partire dal 1124 le terre della Contea di Mascali vennero donate da Ruggero II al vescovo di Catania, l’abate Benedettino Ansgerio. Il territorio boschivo era molto esteso, superava le 1500 salme e