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Il territorio venne frequentato dall’uomo fin dall’antichità. Il toponimo infatti potrebbe derivare dal bizantino, con riferimento alla presenza di una chiesetta; secondo un’altra ipotesi il riferimento è all’arabo individuando il punto come “porto sicuro”. Qui sorse nel 1266 una tonnara, una delle più importanti
Il territorio venne frequentato dall’uomo fin dall’antichità. Il toponimo infatti potrebbe derivare dal bizantino, con riferimento alla presenza di una chiesetta; secondo un’altra ipotesi il riferimento è all’arabo individuando il punto come “porto sicuro”. Qui sorse nel 1266 una tonnara, una delle più importanti
Il territorio venne frequentato dall’uomo fin dall’antichità. Il toponimo infatti potrebbe derivare dal bizantino, con riferimento alla presenza di una chiesetta; secondo un’altra ipotesi il riferimento è all’arabo individuando il punto come “porto sicuro”. Qui sorse nel 1266 una tonnara, una delle più importanti
Il territorio venne frequentato dall’uomo fin dall’antichità. Il toponimo infatti potrebbe derivare dal bizantino, con riferimento alla presenza di una chiesetta; secondo un’altra ipotesi il riferimento è all’arabo individuando il punto come “porto sicuro”. Qui sorse nel 1266 una tonnara, una delle più importanti
Situata nella parte settentrionale della provincia di Trapani, Castellammare del Golfo sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici, sull’omonimo golfo che si estende da Capo San Vito a Capo Rama. Proprio sul Monte Inici sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici
Situata nella parte settentrionale della provincia di Trapani, Castellammare del Golfo sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici, sull’omonimo golfo che si estende da Capo San Vito a Capo Rama. Proprio sul Monte Inici sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici
Situata nella parte settentrionale della provincia di Trapani, Castellammare del Golfo sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici, sull’omonimo golfo che si estende da Capo San Vito a Capo Rama. Proprio sul Monte Inici sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici
Situata nella parte settentrionale della provincia di Trapani, Castellammare del Golfo sorge alle pendici del complesso montuoso di Monte Inici, sull’omonimo golfo che si estende da Capo San Vito a Capo Rama. Proprio sul Monte Inici sono stati ritrovati numerosi reperti archeologici
Favignana presenta uno straordinario esempio di archeologia industriale dell’Ottocento: con i suoi 32 mila metri quadri di superficie, infatti, annesso all’antica tonnara è un complesso sistema di magazzini e fabbriche per la lavorazione e conservazione del pescato oggi adibito a
Favignana è l’isola più grande delle Egadi, la “Perla” dell’arcipelago. Il nome risale al Medioevo e sembrerebbe derivare dal nome del vento Favonio proveniente da Ovest. La presenza umana a Favignana risale al Paleolitico superiore. Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente
Favignana è l’isola più grande delle Egadi, la “Perla” dell’arcipelago. Il nome risale al Medioevo e sembrerebbe derivare dal nome del vento Favonio proveniente da Ovest. La presenza umana a Favignana risale al Paleolitico superiore. Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente
Favignana è l’isola più grande delle Egadi, la “Perla” dell’arcipelago. Il nome risale al Medioevo e sembrerebbe derivare dal nome del vento Favonio proveniente da Ovest. La presenza umana a Favignana risale al Paleolitico superiore. Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente
Favignana è l’isola più grande delle Egadi, la “Perla” dell’arcipelago. Il nome risale al Medioevo e sembrerebbe derivare dal nome del vento Favonio proveniente da Ovest. La presenza umana a Favignana risale al Paleolitico superiore. Tracce di antichissimi insediamenti umani si hanno principalmente
Il borgo sorge nei pressi del noto Parco Archeologico di Selinunte, città fondata da coloni provenienti da Megara Hyblea nel 650 a.C. Il centro greco ebbe vita breve, meno di 250 anni, ma riuscì a raggiungere i 100.000 abitanti e influenzare con battaglie e conflitti la storia della Sicilia. La guerra con Segesta
Il borgo sorge nei pressi del noto Parco Archeologico di Selinunte, città fondata da coloni provenienti da Megara Hyblea nel 650 a.C. Il centro greco ebbe vita breve, meno di 250 anni, ma riuscì a raggiungere i 100.000 abitanti e influenzare con battaglie e conflitti la storia della Sicilia. La guerra con Segesta
Il borgo sorge nei pressi del noto Parco Archeologico di Selinunte, città fondata da coloni provenienti da Megara Hyblea nel 650 a.C. Il centro greco ebbe vita breve, meno di 250 anni, ma riuscì a raggiungere i 100.000 abitanti e influenzare con battaglie e conflitti la storia della Sicilia. La guerra con Segesta
Il borgo sorge nei pressi del noto Parco Archeologico di Selinunte, città fondata da coloni provenienti da Megara Hyblea nel 650 a.C. Il centro greco ebbe vita breve, meno di 250 anni, ma riuscì a raggiungere i 100.000 abitanti e influenzare con battaglie e conflitti la storia della Sicilia. La guerra con Segesta
Il Mulino delle Saline Ettore e Infersa, opera di archeologia industriale del 1500, rappresenta il risultato di un restauro conservativo sia strutturale che meccanico che rende tutt’oggi funzionante la struttura. Il Mulino opera nel complesso processo di lavorazione del sale, permettendo
Ottocentesco stabilimento costruito per la produzione del vino “Marsala” ubicato all’interno dell’area archeologica di Lilibeo, a seguito dei lavori di ristrutturazione dei due grandi magazzini, nel 1986 il Baglio Anselmi è stato inaugurato nella sua nuova veste di spazio museale adibito all’esposizione dei
Il Museo del Mare delle Attività e Tradizioni Marinare e dell’Emigrazione, gestito dall’Associazione Culturale Sportiva Ricreativa Turistica “Marettimo”, mette in mostra la storia e la cultura dell’isola e dei suoi pescatori, narrandone i viaggi per mare che tra l’Ottocento e i primi del Novecento
Il Museo del Mare Uzzareddu prende il nome della piccola imbarcazione un tempo utilizzata dai pescatori soprattutto per la pesca del tonno, l’antico gozzo. É nato dall’iniziativa di Antonino Paradiso, fondatore e promotore dell’omonima Associazione Culturale ed è allestito
Tappa intermedia della “Via del Sale” – itinerario lungo le saline del territorio compreso tra Trapani e Marsala – il Museo e il suo circondario sono testimonianza dell’antica pratica della salicoltura: un antico baglio seicentesco ed il suo mulino a vento che, grazie alle condizioni favorevoli
A Bonagia, frazione di Valderice riconosciuta dal presente Registro come Borgo marinaro di Sicilia, l’antica torre di avvistamento della tonnara ospita oggi il Museo. Al suo interno sono custoditi gli attrezzi e utensili un tempo impiegati nella pesca e nella lavorazione del tonno
Il versante occidentale della Sicilia mostra tre ambiti peculiari: l’ampio specchio del Golfo di Castellammare, il lungo litorale del trapanese fino alla Valle del Belice e l’arcipelago delle Egadi. Grazie alla sua posizione, questo lungo tratto di coste era uno dei primi ad essere interessato dal
Il territorio di San Vito Lo Capo venne frequentato dall’uomo sin dall’età preistorica, ma le prime attestazioni di insediamenti sono in parte legate alla leggenda. Si racconta di un villaggio chiamato Conturrana, seppellito da una frana intorno al 300 d.C. In quel periodo, a seguito del passaggio di San Vito
Il territorio di San Vito Lo Capo venne frequentato dall’uomo sin dall’età preistorica, ma le prime attestazioni di insediamenti sono in parte legate alla leggenda. Si racconta di un villaggio chiamato Conturrana, seppellito da una frana intorno al 300 d.C. In quel periodo, a seguito del passaggio di San Vito
Il territorio di San Vito Lo Capo venne frequentato dall’uomo sin dall’età preistorica, ma le prime attestazioni di insediamenti sono in parte legate alla leggenda. Si racconta di un villaggio chiamato Conturrana, seppellito da una frana intorno al 300 d.C. In quel periodo, a seguito del passaggio di San Vito
Il territorio di San Vito Lo Capo venne frequentato dall’uomo sin dall’età preistorica, ma le prime attestazioni di insediamenti sono in parte legate alla leggenda. Si racconta di un villaggio chiamato Conturrana, seppellito da una frana intorno al 300 d.C. In quel periodo, a seguito del passaggio di San Vito